Sant’Oreste sorge sulle pendici del Monte Soratte ad oltre 420 m s.l.m. il suo territorio ricade all’interno dell’omonima Riserva Naturale, tra verdi pendici e pianure in una natura incontaminata. La prima notizia storica che riguarda il paese di Sant’Oreste è quella riportata da benedetto del Soratte nel suo “Chronicon” (800-1000), che riferendosi ad un documento del 747 cita la “Curtis Sancti Heresti”. Altra notizia del Paese, risalente al 1074, è ricordata dalla bolla di donazione di Gregorio VII dei monasteri riuniti di San Silvestro e di Sant’Andrea in Flumine (presso Ponzano Romano). Il nome di Sant’Oreste sembrerebbe derivare da Edisto, giovane soldato romano, che professando la religione cristiana, fu martirizzato nel 68 d.C., durante la persecuzione neroniana, e a cui è dedicata una chiesa con elegante campanile romanico nel luogo dove alla fine dell’800 sorse il cimitero. Successive trasformazioni hanno infatti mutato Sant’Edistus, in San Heristus, poi Santo Resto, San Tresto e infine Sant’Oreste.
Nel periodo delle grandi civiltà, romana ed etrusca, la zona del Soratte fu di confine tra i falisci e i Capenati. Dopo La sottomissione dei Capenati a Roma, sorsero nel territorio del Soratte le ville residenziali, di cui rimane preziosa testimonianza nella costruzione portata alla luce in località Giardino. In questo periodo storico il monte era un luogo sacro e le popolazioni circostanti si recavano al tempio di Apollo Sorano, posto sulla cima più alta per celebrare riti in suo onore.
Il Centro storico del paese ha mantenuto una certa caratteristica cinquecentesca e conserva ancora strutture medioevali. Vi si accede attraverso porte, che furono costruite nel 1554 circa, quando fu rinforzata la struttura difensiva con i bastioni: Porta Valle, Porta Costa e Porta La Dentro. Molti i siti di interesse nel borgo: dai palazzi signorili come Palazzo Caccia-Canali, sede del Museo Naturalistico del Monte Soratte e della Pinacoteca Comunale, ai luoghi di culto, come l’ex Monastero di Santa Croce, la Chiesa di Santa Maria Hospitalis e la Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo.